Ed eccoci all’epilogo (prologo per voi lettori) di questo
blog, che ho curato durante questi mesi e che, dopo uno scetticismo iniziale,
ha iniziato a incuriosirmi e appassionarmi sempre di più, facendomi capire che
dietro una singola parola, anche la più banale possibile, si nasconde una
infinità di altri concetti che vanno aldilà della semplice definizione e
che esistono connessioni con altre parole solo apparentemente inconciliabili.
La
parola che mi è stata assegnata, è “staticità”: dopo averne dato la
definizione, ho cercato quali potessero essere i concetti legati ad essa
creando una mappa concettuale e una word cloud; successivamente ne ho dato la traduzione nelle principali lingue europee e
straniere.
Approfondendo la ricerca ho trovato veramente tante
sfaccettature di questa parola, trovando il concetto di staticità nei più svariati
ambiti: da un luogo ad un oggetto (il francobollo), dalla letteratura antica (analizzando
un passo dell’odissea) alla filosofia, passando dalla poesia alla cucina, per
arrivare ad un personaggio famoso.
Al giorno d’oggi internet è utilizzato praticamente da
tutti, grandi e piccini, e per questo è stato utile inserire una favola,
un fumetto e la pubblicità di un gioco di società, proprio per incuriosire anche i lettori più piccoli e abituarli
ad avere una visione trasversale delle cose.
Ovviamente anche per gli adulti c’è
materiale a sufficienza, per poter capire, così come ho fatto io, che dietro l’orizzonte
della singola parola ci sono “terre inesplorate”: ho cercato quindi dei
collegamenti tra la “staticità” e cose un po’ più pratiche con cui abbiamo a
che fare quotidianamente, ovvero una macchina, un modello d’utilità e il logo
di un’azienda. Ho dato spazio anche all'informazione con due articoli di
giornali, uno preso da un quotidiano cartaceo e l’altro da un quotidiano online, e allo svago, con film, romanzi, arte
e musica. La mia ricerca si è anche focalizzata sulle curiosità che
ruotano attorno alla parola, inserendo nel blog un abecedario in inglese, una specifica tecnica e una ricetta che chiunque può seguire. Ovviamente, non potevano mancare,
per ulteriori approfondimenti, la bibliografia e il glossario.
In conclusione, posso dire che questo corso d’insegnamento
mi ha dato tanto e ha sicuramente ampliato il mio bagaglio culturale, facendomi
capire che spesso non bisogna fermarsi alla singola parola ma andare oltre perché
è proprio “in quell'oltre” che è racchiusa tutta la bellezza e la varietà di
questo mezzo di comunicazione.
Infine vi propongo un oggetto inerente alla staticità poco usuale e non subito riconoscibile, così come ha fatto il nostro professore durante il semestre, facendoci incuriosire, presentando "cose" non comuni.
IRRIGATORE STATICO |